Dom. Nov 24th, 2024
a cura delProf. Franco Delfino Cosimo

" scilu "   -   " scilusu  "
   Abbiamo già  avuto modo di verificare  come il nostro dialetto abbia una  stretta relazione con la lingua latina.
    Le  parole che analizziamo  ci riportanoal linguaggio volgare , nobilitato da poeti e scrittori illustri , in uso dal duecento in poi. 
Modi di dire : 
"  tiagnu nu scilu forti i ti vidiri" (ho un forte desiderio di vederti ) 
"  puru iu sugnu scilusu i fari nu bellu viaggiu " ( anch'io sono desideroso di fare un bel viaggio ). 
   Percorso della parola.
" scilu " ,  alcuni studiosi di etimologia la fanno derivare dal linguaggio napoletano. 
   Se ci accostiamo a questa tesi , dobbiamo  precisare che i nostri avi hanno avuto chiaro il riferimento al latino. 
"  scilu "  e "  scilusu "derivano dal  verbo latino " scio "= io so.
  E' noto che il sapere è voglia , desiderio di conoscenza.
" scilu " è  , perciò  , desiderio di raggiungere un obiettivo , voglia di impossessarsi con avidità di fatti  nuovi. 
    Dal verbo " scio " ,  " scilu  e scilusu " hanno subito la creatività dei nostri progenitori , trasformandosi in nome e aggettivo.
   Una metamorfosi non nuova nel nostro  dialetto , sopratutto per l'esigenza di dare contenuto a momenti della loro vita sociale.
    Le parole risultano di significato intenso e si adattano a numerosi modi di dire 
    Una vera preziosità linguistica !

Di quellinatiaroccadineto

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