a cura del Prof. Franco Delfino Cosimo
” sauza ” o ” savuza “
È un piatto povero , preparato per i nostri contadini , fatto di bucce di fave tenere ,con mollica di pane ,aglio ,menta ,olio ed aceto.
Ha un sapore agrodolce ,molto piacevole e si gusta freddo.
Le origini nascono dalla necessità di utilizzare al meglio le fave , i cui semi ( da 2 a 10 in ogni baccello ) appartenevano al “massaro”, proprietario dei terreni coltivati .
Oltre alla misera paga , gli stessi dovevano sfamare la famiglia , facendo ricorso ad ogni espediente.
È così che nasce la “sauza ” ; è così che la creatività e l’ingegno sopperiscono ai fabbisogni di vita necessari !
È la storia del nostro Mezzogiorno , in particolare del nostro territorio , i cui terreni erano nella disponibilità di pochi latifondisti.
Percorso della parola.
Nel ‘700 registriamo l’inizio dell’influenza della cucina francese in Italia.
Ricordiamo :” il Cuoco piemontese perfezionato a Parigi “.
È il trionfo della cucina nobiliare.
Nell ‘ ottocento vede la luce il fondamentale ” Trattato di cucina pasticciera ” di Giovanni Velardi.
Nell’opera c’è tutto uno sfavillio di piatti d’oltralpe e di salse.
Nel decennio francese ,periodo del Regno napoleonico nel sud italia( 1805-1815 ),meglio conosciuto come “Regno delle due Sicilie ” la lingua e i vari dialetti vengono contaminati da parole francesi.
Nel 1808 Manhes viene incaricato di soffocare gli inasprimenti del brigantaggio.
Non ci è difficile far risalire la nostra parola ” sauza ” al francese
” sauce “,che significa appunto “salsa “.
Essendo un intingolo sotto forma di salsa , poiché tutti i componenti vengono sbriciolati ,i nostri antenati
hanno attinto dalla consorella francese ed hanno creato la “sauza”.
La ricetta non si è mai interrotta ed ancora oggi rappresenta una vera e pregiatissima prelibatezza , differenziandosi totalmente dalla generica “sauce”.
Come è noto , quando un vocabolo parte da una lingua ed entra in un ‘altra come prestito ,cambia forma adattandosi al nuovo ambiente linguistico.
Sostituendo ,così,la consonante finale “ce ” di sauce (francese)e mantenendo intatto il resto ,siamo arrivati a ” sauza “.
Nella lingua di tutti i giorni ,la comunicazione dei nostri avi è stata ricca , varia ed originale.
Sopratutto hanno creato il lessico per esigenze pratiche, legate al loro specifico settore di attività .
Tutto con una encomiabile abilità e competenza !