a cura del Prof. Franco Delfino Cosimo
” mi trìsica “
Modi di dire:
” mi trìsica ti trovava aru campu”
” ppi nu ti trìsuca ci vieni puru tu”
La parola che analizziamo è stata fortemente incisiva nel nostro dialetto.
È, infatti , molto particolare ed occupa un suo spazio all’interno dei dialoghi , connotandosi per
originalità e significato.
” trìsica , preceduto da una qualsivoglia particella pronominale (mi,ti,si,ci,vi) deriva dal verbo greco ” trìzo “.
Quest’ultimo ,tra i suoi numerosi significati ,annovera ” lamentare” o, più estensivamente, ” esprimere disappunto.
Nel comporre la parola ,i nostri avi,a cui va la nostra riconoscenza, hanno dimostrato perizia e sensibilità.
Infatti, da ” trizo ” hanno cambiato la “z ” formando “triso”( s e z sono due consonanti sibilanti dentali dolci)
che spesso si intercambiano nelle parole.
A questo punto ci chiediamo: che c’entra la sillaba ‘ ca” finale?
È intervenuto il latino ” quam” col significato di ” quanto” ,” molto”
diventato ” ca ” nel parlato volgare.
La parola “mi trìsica” significa allora : ” suppongo molto (con un certo disappunto) che…….
Una parola di particolare valore linguistico che unisce in modo mirabile il greco ed il latino.