Lun. Nov 25th, 2024
La “cicculatera” era la macchinetta del caffè. Fatta di lamiera o di rame, aveva una forma conica imperfetta; un lungo manico dello stesso materiale che si surriscaldava al contatto con il fuoco, cosicché bisognava utilizzare una presina o un semplice straccio per ritirarla.
Più spesso, oltre al caffè, che era merce rara per l’epoca, si trattava di orzo tostato e macinato “ccu ru macinieddu”. Consentiva di fare il caffè per infuso (il tipico caffè turco), perciò era necessario filtrare il composto con un colino che separava il caffè da bere dalla polvere “a posa” e questa, in tempi di povertà, veniva riutilizzata mista a orzo.
Alcuni usavano bere il caffè corretto con anice. Durante l’inverno questo bricco, oltre ad essere usato vicino al fuoco del focolare, si metteva anche “intr’alla fracèra”, unica fonte di calore per riscaldare l’unica stanza di tante famiglie.

Di quellinatiaroccadineto

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