Dom. Nov 24th, 2024
a cura del Prof. Franco Delfino Cosimo

" granka " "aggrankatu “ 

Ascoltavo la parola "granka " fin da bambino.Erano gli anni ' 50.
Si voleva e si vuole indicare qualcuno che ha " granka ", cioè "forza " fisica , 
raramente da riferire a quella mentale.
    
Come spesso è accaduto nel connotare col nome di animali le persone  
(chiamare "asino" qualcuno lento di mente ), nel nostro caso, si è attribuita 
la parola "granka "a qualcuno dotato di forza e resistenza come il " granchio ".
    
Dall'aspetto piuttosto robusto , conferitogli dal carapace , che costituisce la sua 
corazza , è combattivo e piuttosto difficile da catturare.
    
La sua forza consiste sopratutto nelle chele , con cui esercita unapresa 
impressionante.
    
Spesso può percorrere svariati chilometri in un solo giorno.
    
I nostri antenati hanno , ammirevolmente, creato la parola "granka ", derivandola 
dalle caratteristiche del granchio e dimostrando la capacità di arricchire il lessico 
dialettale.
     
Forse conoscevano i precedenti letterari o ne avevano avuto eco.
     
Il novelliere Franco Sacchetti , nell'opera: " Il trecento novelle " descrive , 
in modo brillante e piacevolissimo , la storia del pescatore Mauro e della moglie 
Pierotta (novella ducententesima ottava).
    
Siamo nella seconda metà del 1300.
     
Entrambi sono rimasti vittime dei morsi del granchio , mentre erano a letto, al punto 
che per staccare le chele dai loro corpi,(la bocca di lui e la parte intima di lei) è stato 
necessario ricorrere ad un maniscalco (fabbro ) che ,fornito di una tagliente tenaglia,
li ha liberati dal supplizio.
    
Dalla descrizione di forza del granchio e dall'idea della sua potenza , siamo arrivati 
alla nostra "granka ".
     
Ci riporta ad essa anche l'origine greca: "karkínos "(granchio).
    
" Aggrankatu " è derivazione sonora e concettuale da " granchio".
    
Si dice di colui che ha subito un evento negativo , sopratutto a mani e piedi , per cui 
ha difficoltà nei movimenti e, non potendo stendere le dita, gli arti assumono la forma
contorta del granchio.
    
Del quale possiamo notare la sua forza, ma non la sua fisicità armonica.
    
È evidente l'uso della vocale "a " ad inizio di parola , che connota la stessa 
con significato privativo.

Di quellinatiaroccadineto

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