a cura del Prof. Franco Delfino Cosimo
” fisceddra ” ” sciungata”
Spesso, anche nel nostro dialetto, incontriamo parole che hanno un legame logico , pur se scritte e pronuncuate in modo diverso.
La conferma ci viene data appunto da:
“fisceddra ” e “sciungata.
Abbiamo il contenente e il contenuto.
” fisceddra ” deriva dal latino ” fiscella” che, a sua volta , deriva da ” fiscus”.
” fiscus ” che significa ” cesto” , al diminuitivo diventa ” fiscellus”.
I nostri avi hanno chiamato ” fisceddra” un
piccolo recipiente, di forma cilindrica,fatto
di giunchi intrecciati.
Famosa già dal 1400 , la parola è giunta indenne fino ai tempi nostri.
“Fisceddra” deriva perciò da ” fiscus ” che trae la sua origine nella parola ” giunco.”
Il giunco, come dice Dante, è una pianta dal fusto molto flessibile, simbolo dell’umiltà cristiana.
Ce lo ricorda nel 1° canto del Purgatorio, in occasione dell’incontro di Virgilio con Catone Uticense (vv.94- 97).
” va’ dunque , e fa’ che costui recinghe d’ un giunco schietto e che li lavi il viso, sì che
ogne sudiciume quindi stinghe”.
Catone invita Virgilio a proseguire nel Purgatorio, dopo che avrà cinto i fianchi di Dante con un giunco e gli abbia lavato il viso perchè possa presentarsi all’angelo portinaio del Purgatorio senza alcuna bruttura.
La parola è usata da Virgilio come forma per i formaggi per farli sgocciolare;
Catone la usa per le olive da mettere nel torchio;
Varrone come museruola per buoi;
Orazio per deporvi la frutta.
” sciungata” è la forma appiattita del formaggio fresco che , dopo dieci giorni di stagionatura, si presenta con le rugosità dell’intreccio del giunco.
Dal punto di vista linguistico, é un vero gioiello.
Infatti la sillaba iniziale ” sci “già ci dà un suono dolce e lungo che si completa con l’essenza della parola ” iuncus ” (giunco).
Nel nostro dialetto “sci ” + ” iuncus” è diventata sciungata.
La ” g ” intermedia è come un invito ad una pausa ,mentre “ata ” finale dà l’idea del compiuto.
E’ come se fossimo presenti nel momento in cui ,dal Medioevo in poi, il latte cagliato diventa pasta da adagiare nel cesto per diventare ” sciungata”
Due parole,molto legate tra loro,che i nostri avi ci hanno consegnato con tutta la loro affascinante bellezza e sonorità.