a cura del Prof. Franco Derlfino Cosimo
Piange ancora la battigia
per l’insana cupidigia
Tanti corpi inanimati
da quell’ onde rigettati
Speravano accoglienza
chiedendo appartenenza
ad un mondo ch’è di tutti
senza fame e senza lutti
Mamme e figli abbracciati
dal truce destino separati
fuggivano dai soliti Caini
fratricidi e feroci aguzzini
Piange ancora la battigia
nessuna voce più arpeggia
sarà un ricordo tormentato
che si perderà col parlato
Plauso e lode ai Cutresi
dalla tragedia tutti presi
con bramosia di rubare
quei morti al rapace mare