a cura de Prof. Franco Delfino Cosimo
Le parole , oggetto della nostra storia socio-linguistica territoriale, faranno parte della raccolta del 2° volume. Il primo è in corso di stampa. "cínnara " " lissía " Anche se lontane morfologicamente ,le parole , che prendiamo in esame, sono state apparentate dal loro uso. " cinnara " deriva dal latino " cinis, cineris" (cenere). Usata nella forma latina da molti scrittori e poeti ( Ovidio ,Lucrezio, Cicerone e Virgilio),i nostri avi hanno inteso , con grande buon senso , assorbire nella parola l'idea del plurale. " cínnara " , infatti , rappresenta l'insieme del residuo della combustione del legno,del carbone o di altri prodotti organici. Risulta ricca di sali minerali, a seconda della natura delle piante, del terreno e delle acque. Utilizzata , in occasione dell'Epifania, come punizione ai ragazzi per non avere avuto una buona condotta; dagli agricoltori per concimare l'orto. Memorabile il " Mercoledì delle ceneri " per ricordarci la fugacità della vita. " lissía " Veniva usato dai nostri antenati fino agli anni cinquanta; il termine deriva dal latino medievale "lixívia", successivamente diventato "liscíva ". Da "liscíva ", nel linguaggio parlato, siamo giunti a " lissía ". Ricordando la parola , non possiamo fare a meno di avere davanti agli occhi le nostre donne che facevano il bucato con la cenere mista ad acqua.(lissía). Facevano un grande fuoco , in genere all'aperto , con un tripode ed un pentolone che veniva riempito con lenzuola ,federe e tovaglie di cotone o di lino. L'accortezza consisteva nel fare bollire la biancheria nell'acqua con la cenere , rimestando continuamente con un lungo bastone. Un impasto perfetto che , grazie alle proprietà possedute dalla cenere, dava ai tessuti nutrimento , profumo di pulito e assenza di ogni qualsivoglia allergia. In seguito la biancheria veniva sciacquata nell'acqua chiara e fresca del nostro fiume Neto e stesa per essere asciugata al nostro benefico sole! Era questa la " lissía" , un' alternativa al detersivo e alle lavatrici.