a cura del Prof. Franco Cosimo Delfino.

"Abbrazza'ti " (dolci tradizionali) (abbracciati)
Con sommo gaudio, recatomi presso il fornaio di fiducia, ho potuto conoscere questa nuova parola, sconosciuta a molti nel nostro ambito territoriale.
Si tratta di ciambelle, di medie dimensioni, fatte con farina, lievito uova, uva passa, mandorle e miele. Un impasto consueto per altri nostri dolci, ma di particolare significato  per la forma: (due braccia che si congiungono).
Nello studio della cultura della Magna Grecia ed in quella dei Romani, il rituale della commensalita' si esprimeva attraverso una ricca simbologia.
Era diffusa la pratica di consumare il cibo ed anche i dolci, ritenendo di fare cosa gradita agli dei.
Ma andiamo con ordine.
" Abbrazzati “ (accento tonico su "zza") deriva dal latino "brachia o bracchia ", e significa "braccia ".
Essendo il cibo in stretto rapporto con la divinità, i Cristiani ne hanno ereditato spesso la simbologia.
Da " bracchia "in latino, la parola ha subito un mutamento ed i nostri antenati l'hanno adattata alla consueta abitudine di raddoppiare le sillabe iniziali, rafforzandone il suono centrale, dopo aver cambiato la “c" in "z".
Siamo giunti così: "abbrazzati "
Quale significato si cela in questo simbolico abbraccio?
Essendo un dolce tipicamente natalizio, rappresenta l'abbraccio della Madonna a Gesù Bambino, ma anche quello della Madonna a Gesù  deposto dalla Croce.
C'è poi il significato dell'unità della Chiesa con i Cristiani, l'accoglienza verso i disagiati e i sofferenti, l'augurio per l'unione delle famiglie e dei popoli, l'invito alla pace, l'allontanamento della solitudine.
L'abbraccio ha colmato di arte letteraria e artistica la storia del mondo.
C'è un quadro bellissimo di Rembrandt, che illustra la parabola del figliol prodigo.
Le mani del padre  sulle spalle del figlio, mentre lo abbraccia, rappresentano il ritorno alla vita, agli affetti, alla rinascita.
Il colonnato di S.Pietro a Roma è il simbolo dell'amore universale dell'abbraccio ecumenico della Chiesa nel mondo.
Dante Alighieri (Purg.canto III,vv.121-1123 ) ci ricorda :"
orribil furono li peccati miei,
ma la bontà infinita ha sì gran braccia che prende ciò che si rivolge a lei".
Il riferimento è all'infinita bontà di Dio che è così grande che accoglie chiunque si rivolge a lei pentito.
Ricchissima è la produzione dell'abbraccio in pittura e scultura.
Ricordiamo Klimt, Picasso, De Chirico, Munch (pittura ); Canova,Rodin, Pietro Canonica, dedito quasi esclusivamente all'abbraccio di statue.
Tutte le figure parlano e ci inviano il messaggio dell'amore puro,in cui svanisce e si sgretola ogni meschinità terrena.
Mi piace concludere queste riflessioni con una poesia di Alda Merini.
"C'è un posto nel mondo dove il cuore batte forte,dove rimani senza fiato per quanta emozione provi; dove il tempo si ferma e non hai più l'età.
Quel posto è tra le tue braccia in cui non invecchia il cuore, mentre la mente non smette mai di sognare".
A tutti gli amici di fb che mi seguono, invio un abbraccio con la speranza di vivere un prosieguo di ogni bene