a cura di Antonio Lonetti
Rocca di Neto, culla di memorie,
tra ulivi e venti canti di storie.
Su pietre antiche si scrive il destino,
di chi ha scelto te come cammino.
Le tue colline baciate dal sole,
custodiscono vite, speranze, parole.
Il Neto che scorre, dolce poesia,
racconta di giorni, di nostalgia.
Tu sei il rifugio, la luce che guida,
il cuore che batte, la fede che grida.
Tra chiese e campane si leva un canto,
d’amore, di pace, di gioia e rimpianto.
Ogni vicolo parla, ogni angolo svela,
un’anima pura che nulla cela.
Le mani che lavorano, il sudore che resta,
sono il dono più grande di questa festa.
O Rocca mia, ti porto nel cuore,
terra di forza, di fede e amore.
E mentre il mondo si perde lontano,
io qui ritorno, con te per mano.
Sei radice, sei cielo, sei eternità,
Rocca di Neto, la mia libertà.
ꪖꪀ𝓽ꪮꪀ𝓲ꪮ ꪶꪮꪀꫀ𝓽𝓽𝓲